Io credo che le moto siano o stiano per, diventare “troppo”. Troppo peso, troppi cc., troppa coppia, troppa elettronica per gestire 230 260 CV….Lasciando stare Kato (che è morto perchè Suzuka è come correre in strada con quei muretti a 5 mt dalla pista)e raccogliendo l’invito di Paola, evitiamo polemiche.Parliamo di Tomizawa. Dello stesso Lascorz nel 2010 (investito in pieno). Del Sic. Io sono solo un appassionato, ma una moto che non “scappa” via per la tangente ma rientra in pista, sfugge alle leggi della fisica. C’è “qsa” che la tiene su, che fa riprendere aderenza facendo percorrere alla moto una traiettoria “assurda”. Il peso: c’è differenza fra una moto di 125 kg. e una di 150kg+pilota+benzina+olio che ti arriva addosso; nel primo caso ti spacchi le costole, nel secondo ….lo sappiamo. Allora io mi chiedo e ripeto, con tutta l’umiltà del mondo: a parte Kato, perchè oggi abbiamo incidenti mortali che erano scomparsi dai primi anni 80 (causati da vie di fuga inaccettabili)? Dato che le condizioni di sicurezza (abbigliamento, caschi, vie di fuga) sono al top e in continua evoluzione, cosa è cambiato? Ha senso che una moto che pesa 220 kg (in condizione di marcia e il pilota) raggiunga i 360km/h che i tecnici Yamaha prevedono per Jorge Lorenzo in fondo al rettilineo del Mugello (previsione teorica con le 1000 attuali)? Ha senso che se come pilota che vuole solo vincere, apro il gas, ci sia una centralina che mi tagli l’accelerazione anzichè farmi scivolare all’esterno perchè il posteriore ha perso aderenza? Quindi, ha senso che il pilota vada oltre i suoi limiti perchè la centralina glieli “nasconde”? Salvaguardando l’ovvia volontà di imporsi, che è il sale delle corse, non sarebbe però il caso di guardarsi in faccia e ammettere che oggi, tutto SIA TROPPO? e DANNATAMENTE PERICOLOSO? L’anno scorso ero ad una gara di minimoto; che sorpassi che staccate! che agonismo….mi sono proprio divertito! ….non raggiungono i 100km/h
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